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Biodegradabile, Riciclabile, Compostabile: Quali sono le Differenze?

Biodegradabile, Riciclabile, Compostabile: Quali sono le Differenze?

09/10/2024

Negli ultimi anni, termini come biodegradabilecompostabile e riciclabile sono diventati sempre più comuni nel nostro vocabolario, specialmente quando si parla di sostenibilità ambientale. Tuttavia, questi termini vengono spesso utilizzati in modo interscambiabile, creando confusione e dando origine a interpretazioni errate.

Perché è importante capire le differenze tra di loro? Conoscere il vero significato di questi concetti non solo ci aiuta a fare scelte più consapevoli, ma ci permette anche di comunicare in modo più preciso l'impatto ambientale dei prodotti che utilizziamo quotidianamente.

“Essere sostenibili non significa solo ridurre gli sprechi: è comprendere l’impatto di ogni scelta e trovare le soluzioni più adatte per un futuro più verde”

Pronti a scoprire cosa significano davvero questi termini?

Cosa Significa Biodegradabile?

Un materiale si definisce biodegradabile quando può essere decomposto naturalmente da microrganismi, come batteri e funghi, trasformandosi in sostanze naturali come acqua, anidride carbonica e biomassa.

Questo processo avviene naturalmente e senza lasciare tracce nocive per l’ambiente, ma attenzione: biodegradabile non significa necessariamente ecologico. Tutto dipende dal tempo impiegato per degradarsi e dalle condizioni in cui avviene questa decomposizione.

Per esempio, una buccia di banana è biodegradabile, ma se abbandonata in un ambiente privo di ossigeno (come una discarica), potrebbe metterci anni a decomporsi completamente, rilasciando metano, un potente gas serra.

Al contrario, la carta è uno dei prodotti biodegradabili più comuni. Se lasciata all'aperto, può decomporsi in poche settimane, ritornando agli elementi di base senza causare inquinamento. Tuttavia, se trattata con inchiostri chimici o plastificata, la sua biodegradabilità diminuisce notevolmente.

Che Cos’è un Materiale Compostabile?

Un materiale compostabile è una tipologia particolare di biodegradabile che, oltre a decomporsi in modo naturale, si trasforma in compost, un fertilizzante naturale che arricchisce il terreno.

Per essere definito tale, il materiale deve degradarsi in un ambiente di compostaggio entro un periodo specifico (generalmente 3 mesi) e senza rilasciare sostanze tossiche.

È importante distinguere tra compostabile industriale e compostabile domestico:

  • Compostabile industriale significa che il materiale richiede condizioni specifiche come alta temperatura e umidità controllata per decomporsi correttamente, quindi può essere smaltito solo in impianti di compostaggio.
  • Compostabile domestico indica che il materiale può essere compostato anche nel giardino di casa, senza la necessità di particolari condizioni.

Il sacchetto del pane in carta certificata compostabile è un ottimo esempio. Questo tipo di sacchetto si trasforma in compost nel giro di poche settimane, contribuendo a ridurre i rifiuti e a creare un prodotto utile per il terreno. Al contrario, un sacchetto che contiene anche una piccola percentuale di plastica non è compostabile, poiché non può essere completamente trasformato in compost.

Il Concetto di Riciclabile

Un materiale è riciclabile quando può essere raccolto, trattato e trasformato in nuovi prodotti, evitando così l’utilizzo di nuove risorse. A differenza dei materiali biodegradabili o compostabili, quelli riciclabili non si decompongono naturalmente ma possono essere riutilizzati più volte, riducendo la necessità di produzione e l’impatto ambientale.

Il processo di riciclaggio dipende molto dal tipo di materiale e dalle tecnologie disponibili per la sua lavorazione. Alcuni materiali, come l’alluminio e il vetro, possono essere riciclati infinite volte senza perdere qualità. Altri, come la plastica, subiscono un degrado qualitativo durante il processo e possono essere riciclati solo un numero limitato di volte.

Una bottiglia di vetro è un classico esempio di materiale riciclabile. Dopo l'uso, può essere frantumata, fusa e trasformata in una nuova bottiglia o in altri prodotti di vetro, senza perdere le sue proprietà originali. Tuttavia, se combinata con altri materiali (come tappi in plastica o etichette adesive), il processo di riciclaggio diventa più complicato e meno efficiente.

Perché Conoscere le Differenze è Importante

“Comprendere queste differenze non è solo una questione di terminologia: è la chiave per fare scelte più consapevoli e informate per il nostro pianeta”.

In un mondo in cui la sostenibilità è sempre più al centro delle nostre decisioni quotidiane, comprendere la differenza tra biodegradabile, compostabile e riciclabile diventa fondamentale. Non si tratta solo di etichette, ma di capire l’impatto reale che i materiali hanno sull’ambiente e su come possiamo ridurre il nostro contributo ai rifiuti.

Scegliere prodotti sostenibili non è sempre facile, ma conoscere questi termini ci permette di fare acquisti più consapevoli e di rinnovare il nostro impegno verso un futuro più verde.

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